La festa di Halloween si avvicina, e con essa anche quella serie di miti, leggende e tradizioni anglosassoni che evocano creature della notte, mostri, fantasmi e tutto ciò che fa paura. Un ottimo suggerimento per un travestimento davvero spaventoso è quello di mascherarsi da apparecchio acustico: questi piccoli dispositivi infatti fanno ancora tanta paura, così tanta che spesso si rinuncia ad indossarli, finendo col peggiorare il problema di udito.
Quella di Halloween è solo un’occasione per parlare di una problematica molto attuale, ossia la paura degli apparecchi acustici e il fatto di considerarli ancora uno stigma sociale, una sorta di tabù o marchio distintivo che identifica una persona con le audioprotesi come una persona “vecchia”. In questo articolo cercheremo di cancellare questi tabù e spiegare perché non c’è nulla da aver paura dagli apparecchi acustici.
Apparecchi acustici: dispositivi “per vecchi”

Gli apparecchi acustici sono dispositivi medici che si inseriscono all’interno dell’orecchio e sopra l’orecchio come ausilio per l’apparato uditivo che ha difficoltà a captare i suoni in modo naturale. Ossia, hanno la stessa funzione che gli occhiali svolgono per gli occhi, offrendo un supporto alla vista quando questa è debole.
Tuttavia, essendo l’ipoacusia (nell’immaginario comune) una malattia legata alla terza età, è ancora sedimentata l’associazione apparecchi acustici e vecchiaia. Mentre infatti si vedono tantissimi giovani (e bambini) con gli occhiali, in genere sono le persone anziane ad avere gli apparecchi acustici. Di conseguenza, chi li indossa si sente più vecchio e teme di essere visto come “più vecchio” rispetto alla sua vera età.
Invece, sebbene la presbiacusia, ossia la perdita uditiva dovuta all’età, sia uno dei casi più diffusi, ci sono diverse forme di ipoacusia causate da malformazioni, malattie o traumi che possono colpire anche i più giovani. La presbiacusia poi è una condizione fisiologica del tutto naturale: le cellule dell’apparato uditivo, con il passare dell’età, invecchiano e si deteriorano come tutte le altre presenti nell’organismo. E questo processo riguarda tutti, chi in misura minore e chi in misura maggiore: la degenerazione dell’apparato uditivo comincia già dopo i 50 anni, anche se gli effetti si manifestano con chiarezza dopo diversi anni.
Inoltre, il calo di udito è spesso associato alla demenza senile, anzi si pensa che il fatto di non sentire bene sia la conseguenza di una mente ormai stanca e non più perfettamente lucida. Niente di più sbagliato! Studi scientifici recenti dell’Università del Michigan hanno invece dimostrato che proprio il calo uditivo non trattato può aumentare le possibilità di sviluppare demenza senile e malattie di tipo cognitivo in tarda età.
Quindi, anziché far sembrare le persone “più vecchie”, gli apparecchi acustici aiutano a tenere la mente allenata e giovane.
Apparecchi acustici: il problema estetico
Il secondo problema per cui le persone hanno paura degli apparecchi acustici è un problema estetico: si teme che questi dispositivi siano troppo visibili e svelino a conoscenti, amici e passanti, il problema uditivo. Le persone infatti si vergognano ancora del loro calo uditivo, e spesso lo mascherano e lo negano persino con se stessi e con gli altri fino a che non è troppo tardi. E questo perché l’ipoacusia continua ancora ad essere considerata una malattia “da vecchi”.
Tuttavia, gli apparecchi acustici moderni non sono affatto come i modelli di una volta, abbastanza grandi da essere notati anche a distanza: sono dispositivi piccolissimi, più piccoli di una moneta, e hanno un design pensato per essere discreto e poco appariscente. I modelli che si inseriscono all’interno dell’orecchio diventano quasi invisibili una volta indossati, e possono essere personalizzati nel colore e nella forma per essere ancora più discreti, mimetizzandosi alla perfezione. Non c’è pericolo quindi che qualcuno si accorga che li state indossando.
Alla luce di quanto detto, la paura degli apparecchi acustici appare del tutto infondata, inesistente e inconsistente come i fantasmi di Halloween.