Cuffie a padiglione o auricolari: quali sono le migliori per ascoltare la musica senza danneggiare l’udito

Le cuffie sono diventate un accessorio tecnologico quasi indispensabile per ognuno di noi. Qualche anno fa si utilizzavano soltanto per ascoltare la musica o per parlare brevemente al cellulare mentre si era alla guida, ma oggi, a causa della pandemia, sono diventate necessarie per riunioni di lavoro, sedute di laurea e videolezioni.

Con un paio di cuffie a testa (e un dispositivo a testa a cui collegarle), una famiglia può seguire separatamente una call di lavoro, una lezione di storia alle scuole medie e guardare una serie tv, tutto nella stessa casa, senza (quasi) disturbarsi a vicenda.

Nonostante negli ultimi mesi le cuffie siano state utilizzate più per necessità che per motivi di svago, il loro utilizzo principale è sempre quello di fruizione della musica, soprattutto tra i giovani. Tuttavia, un utilizzo scorretto di questi accessori può comportare gravi problemi uditivi: secondo una stima dell’UE, circa 10 milioni di persone rischiano la perdita dell’udito a causa di un uso improprio delle cuffie.

Quindi le cuffie sono dannose per l’udito? No, a bisogna usarle correttamente. L’OMS consiglia di seguire la regola del 60:60, ossia sessanta minuti di utilizzo al 60% del volume. È necessario infatti fare una pausa per far riposare le orecchie di tanto intanto. Inoltre, per ascoltare la musica ad un volume adatto e goderci ugualmente ogni sfumatura sonora, vi consigliamo di acquistare un modello non troppo economico, che non vi costringa ad alzare il volume oltre il necessario per sentire meglio.

Un’altra domanda alla quale vogliamo rispondere è la seguente. Meglio le cuffie a padiglione o gli auricolari? Ecco i pro e i contro.

Cuffie a padiglione: vantaggi e svantaggi

Le cuffie a padiglione sono quelle che coprono interamente le orecchie e vengono utilizzate soprattutto per ascoltare la musica e, negli ultimi anni, per il gaming, ossia per giocare ai videogiochi online. Spesso infatti sono dotate di microfono incorporato.

I modelli più costosi sono progettati per risultare confortevole anche dopo diverse ore di utilizzo, perché hanno un design ergonomico e l’imbottitura di qualità che non preme sulle orecchie. A livello di trasmissione del suono sono migliori dei modelli auricolari poiché il suono viene trasmesso alle orecchie in modo uniforme, come avviene quando non si utilizzano le cuffie.

Inoltre, proprio perché avvolgono tutto l’orecchio, coprono parzialmente anche i suoni esterni e in questo modo non è necessario alzare troppo il volume per riuscire a godersi la musica.

A livello di svantaggi, non si può certo negare che queste cuffie siano ingombranti e poco pratiche: è difficile portarle con sé e indossarle quando si è fuori casi. Inoltre, non tutte sono dotate di microfono, e pertanto non sono utilizzabili per le telefonate.

Auricolari: vantaggi e svantaggi

Le cuffie auricolari sono quelle che si inseriscono direttamente all’interno delle orecchie. Sono perfette per chi viaggia o è spesso fuori casa, perché hanno un ingombro minimo. Gli ultimi modelli sono piccolissimi e, soprattutto, wireless, cioè senza fili. Nonostante siano così piccole, sono un vero e proprio concentrato di tecnologia, studiato per offrire un ascolto ottimale sia della musica che delle conversazioni telefoniche. Tuttavia, proprio la natura del modello, ossia il fatto che va inserito all’interno dell’orecchio, risulta dannoso per l’udito, perché il suono viene trasmesso direttamente all’interno del canale uditivo.

Ecco perché consigliamo di preferire, quando possibile, l’utilizzo di cuffie a padiglione, e di seguire sempre i consigli che vi abbiamo lasciato all’inizio dell’articolo.

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